Presentazione
del libro “Con il cuore negli occhi” di Franco Vetrano
Conclusioni
E’ alto il sole sul cuore di Franco Vetrano e la sua luce è fuoco liquido sul suo volto.
Non gli importa di chi siano le dita che tirano i fili dell’esistenza: nei suoi occhi, da luoghi sempre più vaghi e distanti, brilla l’umido di lacrime versate e non, e il suo cuore è un ponte tra terra e cielo. Il resto è irrilevanza.
Frammenti di luce trafiggono il vuoto lasciato da chi non c’è più e gettano, tristemente, lunghe ombre sul loro cammino. Nella memoria si addensano immagini di volti amati e perduti, sorridenti o pensierosi, ed ecco che nasce l’ansia sopraffacente di far rivivere, nei versi chi, senza essere visto, continua a camminargli a fianco.
Ciò che più conta, per lui, è tentare di avvicinarsi il più possibile al vero significato delle cose, quando (come in Rami spezzati) ondate di oscurità investono la mente che vacilla, cercando di riappropriarsi del pensiero e, allora, ecco che ne “Il soffio della libertà” l’AMORE, come un’illusione o, forse, come una certezza di libertà, diventa il “mandato dei cieli”: è il sogno che viene a salvare dal bisogno, dall’ansia, dal grande abisso delle tenebre.
E così, tra ali di pietra consunte e spezzate, s’incunea quel suo verde sentiero di speranza che conduce alla purezza del sentimento e, in un mondo come quello in cui viviamo, in cui anche i fiumi dei pensieri sono inquinati, in cui più nulla è puro, l’Amore ha il sacro compito di ritrovare, di ricreare l’equilibrio perché, senza l’equilibrio c’è solo il Nulla.
Potenza, Sala del Campanile 15.05.2013
Novella Capoluongo Pinto
Conclusioni
E’ alto il sole sul cuore di Franco Vetrano e la sua luce è fuoco liquido sul suo volto.
Non gli importa di chi siano le dita che tirano i fili dell’esistenza: nei suoi occhi, da luoghi sempre più vaghi e distanti, brilla l’umido di lacrime versate e non, e il suo cuore è un ponte tra terra e cielo. Il resto è irrilevanza.
Frammenti di luce trafiggono il vuoto lasciato da chi non c’è più e gettano, tristemente, lunghe ombre sul loro cammino. Nella memoria si addensano immagini di volti amati e perduti, sorridenti o pensierosi, ed ecco che nasce l’ansia sopraffacente di far rivivere, nei versi chi, senza essere visto, continua a camminargli a fianco.
Ciò che più conta, per lui, è tentare di avvicinarsi il più possibile al vero significato delle cose, quando (come in Rami spezzati) ondate di oscurità investono la mente che vacilla, cercando di riappropriarsi del pensiero e, allora, ecco che ne “Il soffio della libertà” l’AMORE, come un’illusione o, forse, come una certezza di libertà, diventa il “mandato dei cieli”: è il sogno che viene a salvare dal bisogno, dall’ansia, dal grande abisso delle tenebre.
E così, tra ali di pietra consunte e spezzate, s’incunea quel suo verde sentiero di speranza che conduce alla purezza del sentimento e, in un mondo come quello in cui viviamo, in cui anche i fiumi dei pensieri sono inquinati, in cui più nulla è puro, l’Amore ha il sacro compito di ritrovare, di ricreare l’equilibrio perché, senza l’equilibrio c’è solo il Nulla.
Potenza, Sala del Campanile 15.05.2013
Novella Capoluongo Pinto